Dawn of the Arcana

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  1. Soràta_Neko
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    reimei_no_arcana_manga_caesar_nakaba_loki


    Trama
    Senan e Belquat sono due regni confinanti, che si dividono, a nord l’uno e a sud l’altro, una piccola isola. I rapporti fra i due paesi sono apertamente ostili, e sanguinose battaglie han continuato a tingere di rosso il suolo dell’isola in una carneficina che si trascina ormai da due secoli. Ma, forse, questa barbarie sta per volgere al termine: onde provare a instaurare finalmente un rapporto di pace e di coesione fra i due regni, Nakaba, principessa del regno di Senan, accetta di diventare la sposa di Caesar, principe di Belquat, e si trasferisce, accompagnata solo da Loki, servitore nonché amico da una vita, presso la corte nemica.
    Sfortunatamente una pace di facciata, pur se suggellata da membri stessi delle casate reali opposte, non può cancellare secoli di disprezzo e intolleranza. Nakaba, nella tana del lupo, è costretta così a sopportare tanto l’ostilità del popolo di Belquat quanto l’atteggiamento sprezzante ed esasperante del marito.
    Ma la nostra protagonista è tutt’altro che un piccolo fiorellino indifeso: ragazza forte e determinata, nonché pronta a tirar fuori gli artigli qualora le circostanze lo richiedessero, Nakaba ha dalla sua anche il dono della preveggenza. E quando una visione le mostra la sorte del suo sposo, ragione e sentimento, senso del dovere e sete di rivalsa cominciano a scontrarsi in lei…



    Avete letto questa storia? Cosa ne pensate? Commentate insieme con noi!

    Io ho appena finito di divorare questo manga in 13 volumi di Rei Toma e…l’ho trovato molto bello. Se vi piacciono gli intrighi, le rivalità, i complotti, gli amori e le invidie di corte, il tutto condito con la magia e i tipici elementi del genere fantasy allora non potete perdervi Dawn of the Arcana.
    Una principessa dai capelli del colore del sangue, rinchiusa in una torre e costretta a vedere il mondo da una finestra, un servo che l’ama e la protegge da ogni male, diventando la sua unica ragione di sopravvivenza, un destino scritto, un principe lontano, capriccioso e infantile ma così ingenuo da passare dal disprezzo all’amore per questa fanciulla, in un battito di ciglia, e poi un potere e un segreto inconfessabile: questi gli elementi di forza di questa storia.
    La narrazione è rapida, gli eventi si susseguono con un ritmo alto che tiene incollato il lettore alle pagine e gli fanno divorare in breve tempo la storia. Le ambientazioni fiabesche, a tratti da mille e una notte, i sentimenti coinvolti, di tutti, molto forti. Non c’è mai l’ombra del male assoluto e della cattiveria gratuita. Tutti i personaggi sono analizzati nel profondo, di tutti se ne comprendono e quasi giustificano le gesta, anche le più terribili. Grande tristezza accompagna Nakaba, la protagonista, che assiste talvolta inerme al susseguirsi degli eventi che è in grado di prevedere, ma non di cambiare senza conseguenze, facendo diventare la principessina di soli 16 anni, una spugna di dolori, di rimpianti e di sofferenze altrui.
    Questa sofferenza, poi, la condurrà quasi alla morte quando riguarderà colui a cui è più legata. L’immancabile e costruito ad arte colpo di scena, cambia totalmente la visione finale del manga, facendolo diventare un lavoro quasi perfetto. La storia inizia a decollare davvero dal nono volume in poi, ma è l’ultimo volume quello che a mio parere merita “il trofeo”. Dedicato a quello che si rivela essere, solo alla fine il vero protagonista della storia, le ultime pagine sono un misto di sconcerto, sofferenza, tristezza e rabbia per il lettore. La bramosia di potere sembra essere la colonna portante della storia, ma alla fine, nemmeno il potere dona la felicità. Questo è il messaggio conclusivo dell’autrice, sebbene, la convivenza pacifica tra “razze” e il superamento del pregiudizio nei confronti del diverso, sono la reale morale della storia. Immancabile il finale dolceamaro…come tutte le storie di un certo spessore, che si rispettino.
    E infine una citazione che riporterà alcune di noi a lontani ricordi di un altro manga che abbiamo amato:

    “Se ho potuto andare avanti con la mia vita, è solo perché c’eri tu.”
    -Nakaba-

    Davvero un bel lavoro.
    Voto 9
     
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    Custode dei Cancelli di Suzuka

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    Adoro le protagoniste femminili forti e determinate, insomma non di quelle che devono sempre aspettare l’eroe di turno che le salvi!
     
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1 replies since 11/8/2014, 17:16   82 views
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